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anno 100
 

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Pubblicato il Rapporto ABI di novembre

1. Ad ottobre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.814,5 miliardi di euro è nettamente superiore, di quasi 122 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.692,6 miliardi di euro.

2. Segnali positivi emergono per le nuove erogazioni di prestiti bancari: sulla base di un campione rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa l'80% del mercato) i finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi nove mesi del 2015 un incremento di circa il +16,2% sul corrispondente periodo dell'anno precedente (gennaio-settembre 2014). Per le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, si è registrato un incremento annuo del +92,1% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. L'incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari, nei primi 9 mesi del 2015, a circa il 30%. Ad ottobre 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione prossima allo zero (-0,3%) nei confronti di ottobre 2014, -0,3% anche il mese precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Questo di ottobre 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da aprile 2012. Positiva a fine ottobre la variazione annua del totale prestiti all'economia (che include anche la pubblica amministrazione), +0,2%. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.814,5 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.408 miliardi di euro.

3. Ad ottobre 2015, i tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi. Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,33%, minimo storico (3,34% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,61% il valore più basso da luglio 2010 (2,67% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato all'1,90%, 1,82% il mese precedente (5,48% a fine 2007).

4. A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate a settembre 2015 pari a 200,4 mld, dai 198,5 mld di agosto 2015. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 10,5% a settembre 2015 (9,3% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 17,4% per i piccoli operatori economici (15,6% a settembre 2014; 7,1% a fine 2007), il 17,9% per le imprese (15,4% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il 7,2% per le famiglie consumatrici (6,7% a settembre 2014; 2,9% a fine 2007). Anche le sofferenze nette registrano a settembre 2015 un aumento, passando da 85,9 miliardi di agosto a 87,1 miliardi di settembre. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,84% a settembre 2015 dal 4,79% di agosto 2015 (4,49% a settembre 2014; 0,86%, prima dell'inizio della crisi). Sulla base dell'ultimo dato disponibile, a giugno scorso il numero complessivo degli affidati in sofferenza era pari a 1.188.401 (in prevalenza imprese e famiglie).

5. In Italia diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (ad ottobre 2015: -13%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di 58,6 miliardi di euro), mentre i depositi aumentano - sempre a fine ottobre 2015 - di 61,1 mld di euro rispetto all'anno precedente (su base annua, +4,9%, +3,2% a settembre). L'andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra ad ottobre 2015 un aumento di circa 2,5 mld di euro rispetto ad un anno prima, manifestando una variazione su base annua di +0,2% (-1,5% il mese precedente) . Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.692,6 miliardi di euro, segnando un aumento - in valore assoluto - di quasi 180 miliardi.

6. Ad ottobre 2015 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) in Italia si è collocato all'1,22% (1,25% il mese precedente; 2,89% a fine 2007). Il tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) si è attestato allo 0,53% (0,56% il mese precedente), quello sui PCT allo 0,87% (0,89% il mese precedente). Il rendimento delle obbligazioni è risultato pari al 3%, 3,03% il mese precedente.

7. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, ad ottobre 2015 è risultato pari a 211 punti base (209 punti base il mese precedente). Prima dell'inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti % a fine 2007).

 

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