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Associazione
Bancaria
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anno 100
 

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Pubblicato il Rapporto ABI di gennaio

1. A fine 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,6 miliardi di euro è nettamente superiore, di quasi 120 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.701 miliardi di euro.

2. A fine 2014 è in miglioramento la dinamica dei prestiti bancari. A dicembre 2014 il totale dei finanziamenti a famiglie e imprese ha presentato una variazione annua lievemente positiva: +0,1%, rispetto al -0,4% il mese precedente e -4,5% a novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Questo di dicembre 2014 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da aprile 2012. Un ulteriore dato positivo riguarda le nuove erogazioni: i finanziamenti alle imprese per un importo unitario fino ad un milione di euro hanno segnato nei primi undici mesi del 2014 un incremento su base annua di +2,2%. In termini di nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili nei primi undici mesi del 2014 si è registrato un incremento annuo del +31,2%, mentre, nello stesso periodo, anche il flusso delle nuove operazioni di credito al consumo ha segnato un incremento su base annua di +10,2%. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi i prestiti all'economia sono cresciuti da 1.673 a 1.820,6 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.417,5 miliardi di euro.

3. A dicembre 2014, i tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancor più bassi. Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,61% (3,65% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,48% (il valore più basso da agosto 2010) dal 2,55% di novembre 2014 (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è sceso al 2,76% (2,91% il mese precedente e segnando il valore più basso da ottobre 2010; 5,72% a fine 2007).

4. A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate a novembre 2014 pari ad oltre 181 mld, dai 179,3 mld di ottobre. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 9,5% a novembre (7,8% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 16% per i piccoli operatori economici (13,6% a novembre 2013; 7,1% a fine 2007), il 15,9% per le imprese (12,6% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il 6,9% per le famiglie consumatrici (6,3% a novembre 2013; 2,9% a fine 2007). Anche le sofferenze nette registrano a novembre un aumento, passando da 83 miliardi di ottobre agli 84,8 miliardi di novembre. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,67% a novembre dal 4,61% di ottobre 2014 (4,08% a novembre 2013; 0,86%, prima dell'inizio della crisi).

5. In Italia diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (a fine 2014: -13,8%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di quasi 71 miliardi di euro) il che penalizza l'erogazione dei prestiti a medio e lungo termine. Mentre i depositi aumentano - sempre a fine dicembre 2014 - di oltre 43 mld di euro rispetto all'anno precedente (su base annua, +3,6%, +2% a fine 2014). L'andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a novembre 2014 una diminuzione di circa 27,7 mld di euro rispetto ad un anno prima, manifestando una variazione su base annua di -1,6% (-1,6% anche a novembre), risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.701 miliardi di euro, segnando un aumento - in valore assoluto - di oltre 188 miliardi.

6. A dicembre 2014 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) in Italia si è collocato all'1,49% (1,51% a novembre 2014; 2,89% a fine 2007). Il tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) si è attestato allo 0,71% (0,74% a novembre 2014), quello sui PCT all'1,55% (1,65% a novembre 2014). Il rendimento delle obbligazioni è risultato pari al 3,16% dal 3,17% del mese precedente.

7. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a dicembre 2014 è risultato pari a 212 punti base (214 punti base a novembre 2014). Prima dell'inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti % a fine 2007).

 

 

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