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Principi di alto livello Ocse/G20 sulla tutela dei consumatori di prodotti finanziari

di Ocse, G20
Febbraio 2023 - n. 2
Keywords: Prncipi Ocse/G20, consumatori, prodotti finanziari
Jel codes: G20, G23

Il recente documento del G20 e dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che ha sede a Parigi e riunisce 38 paesi sviluppati, rappresenta un importante passo sulla strada della tutela dei consumatori di prodotti finanziari e traccia la via per nuove, aggiornate regole e pratiche a livello mondiale, ma anche in Europa e in Italia. I Principi aggiornati, tradotti dalla Banca d’Italia, che pubblichiamo integralmente in questo numero, sono il risultato di un decennio di lavoro dell’Ocse e del Gpfi, il Gruppo di lavoro sull’inclusione finanziaria del G20, che hanno aggiornato la prima versione dei Principi, emanata nel 2011. Sono stati adottati dai Ministri delle finanze e dai Governatori delle banche centrali del G20 a ottobre 2022 e ratificati dai leader del G20 al vertice di Bali in novembre. I 13 Principi aggiornati (erano 11 nella prima versione) contribuiranno a dettare l’agenda nei prossimi anni dei Governi e delle autorità di tutti i paesi, ma anche ad attirare l’attenzione degli intermediari e dei mercati finanziari, chiamati a verificare la qualità dei prodotti e delle relazioni con i clienti. L’aggiornamento è stato preparato da ciascun paese attraverso un self-assessment della propria situazione nazionale, individuando gli elementi di conformità e le aree di miglioramento, soprattutto alla luce delle nuove tendenze recenti e degli effetti importanti della pandemia sui comportamenti dei consumatori. Quali sono le novità più importanti? Innanzitutto la forte attenzione trasversale a tre punti: al benessere finanziario dei consumatori, alle opportunità e ai rischi della digitalizzazione (in particolare criptoattività, valute digitali, intelligenza artificiale e algoritmi), alle opportunità e rischi della finanza sostenibile. Significativo è anche il punto dell’accesso ai servizi finanziari e dell’inclusione finanziaria, contenuto nel Principio 3, che sottolinea le possibili barriere all’ingresso, esplicite o implicite e il ruolo positivo che possono svolgere la digitalizzazione e lo sviluppo delle competenze digitali. Un altro punto rilevante è quello della qualità dei prodotti finanziari: nel Principio 8 si sottolinea che i fornitori di servizi finanziari, ma ove opportuno anche i distributori, devono dotarsi di processi di governance e controllo per la progettazione, gestione e monitoraggio della qualità dei prodotti durante l’intero corso della loro esistenza, definendo un mercato di riferimento, conducendo ricerche utilizzando le scienze comportamentali, prevedendo una fase di prova prima del lancio. Molto dettagliato è il Principio 9, centrato non solo sulla condotta dei fornitori e degli intermediari, ma anche sulla loro cultura aziendale. Tra i punti toccati vi sono i possibili conflitti d’interesse, compresi gli aspetti legati alla retribuzione e agli incentivi, la cui struttura deve essere divulgata e resa trasparente ai consumatori. Con l’obiettivo di raccomandare ai consumatori servizi adeguati, che possano condurre a risultati appropriati e contribuire al loro benessere finanziario.

 

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