



Archivio sommari » Bancaria - Luglio - Agosto 2025 » A ciascuno il suo Dante
La Banca d’Italia, si sa, è onnivora, e dice la sua su tutto: sui gelati e sull’intelligenza artificiale, sugli esami di riparazione e sulle pompe di calore. Dante, per converso, è la cosa più importante che ci sia in Italia (forse a pari merito con la Ferrari), e quindi è giusto, anzi essenziale, che la Banca d’Italia si occupi di Dante. Lo ha fatto, per il settecentesimo anniversario della morte del poeta (2021), con varie iniziative, e lo fa ora con questo bel volume che le compendia: Dante e la Banca d’Italia, curato da Virginia D’Ambrosio, Maria Grazia Masone, Silvia Mastrantonio e Maria Lucia Stefani (lo trovate, senza spesa, sul sito della Banca, che ne è anche editrice)1. Il volume, oltre a fornirci un ragionatissimo catalogo librario, ripercorre e illustra la storia delle acquisizioni dantesche della Biblioteca Paolo Baffi e delle tre mostre che ne sono scaturite.