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Bancaria
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anno 100
 

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Pubblicato il Rapporto ABI di ottobre

1. A settembre 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati  dalle banche operanti in Italia, 1.819,5 miliardi di euro è nettamente superiore, di oltre 110 miliardi,  all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.708,5  miliardi di euro.

2. A settembre 2014 (prima della piena operatività della TLTRO) è in  ulteriore miglioramento la dinamica dei prestiti bancari. Il  complesso dei finanziamenti registra una ancor più lieve  contrazione su base annua (-2,3% in miglioramento rispetto al  -2,5% del mese precedente e dal -4,5% di novembre 2013,  quando aveva raggiunto il picco negativo). I finanziamenti a  famiglie e imprese si posizionano al -0,9% come variazione annua  a settembre 2014 dal -1,2% del mese precedente e -4,5% a  novembre 2013. Questo di settembre 2014 per i  prestiti bancari è il miglior risultato da maggio 2012. Inoltre, tale  dinamica dei prestiti bancari, ancorché in misura più limitata, non  è una caratteristica solo italiana ma si registra anche a livello  dell’intera Area dell’Euro. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della  crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a  1.819,5 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a  1.420 miliardi di euro.

3. A settembre 2014, i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati  in Italia su livelli ancor più bassi, in virtù della progressiva  riduzione dei tassi BCE. Il tasso medio sulle nuove operazioni per  acquisto di abitazioni si è ridotto al 3% (3,12% il mese precedente  e segnando il valore più basso da marzo 2011; 5,72% a fine  2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle  imprese si è ridotto al 2,87% (il valore più basso da febbraio  2011) dal 2,95% di agosto 2014 (5,48% a fine 2007). Il tasso  medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,76% (3,78% il  mese precedente; 6,18% a fine 2007).

4. A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità  dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate ad agosto 2014 pari a quasi 174 mld, dai 172,4 mld  di luglio. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è  del 9,2% ad agosto 2014 (7,3% un anno prima; 2,8% a fine  2007), valore che raggiunge il 15,5% per i piccoli operatori  economici (13,1% ad agosto 2013; 7,1% a fine 2007), il 15,2%  per le imprese (11,7% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il  6,7% per le famiglie consumatrici (6,1% ad agosto 2013; 2,9% a  fine 2007). Anche le sofferenze nette registrano ad agosto un  aumento, passando dai 78,2 miliardi di luglio ai 79,5 miliardi di  agosto. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato  pari al 4,41% ad agosto dal 4,30% di luglio 2014 (3,93% ad  agosto 2013; 0,86%, prima dell’inizio della crisi).

5. In Italia diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo  termine cioè tramite obbligazioni, (a settembre 2014: -10,6%,  segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di  quasi 55 miliardi di euro) il che penalizza l’erogazione dei prestiti a  medio e lungo termine. Mentre i depositi aumentano - sempre a  settembre 2014 - di oltre 45 mld di euro rispetto all’anno  precedente (su base annua, +3,8%, +3% ad agosto 2014).  L’andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela  residente + obbligazioni) registra a settembre 2014 una  diminuzione di circa 9,6 mld di euro rispetto ad un anno prima,  manifestando una variazione su base annua di -0,6% (-1% ad  agosto), risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio  e lungo termine. Dalla fine del 2007, prima  dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da  1.513 a 1.708,5 miliardi di euro, segnando un aumento - in valore  assoluto - di quasi 196 miliardi.
  
6. A settembre 2014 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria  da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) in Italia si è  collocato all’1,59% (1,64% ad agosto 2014; 2,89% a fine 2007). Il  tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e  certificati di deposito) si è attestato allo 0,78% (0,81% ad agosto  2014), quello sui PCT all’1,66% (1,65% ad agosto 2014). Il  rendimento delle obbligazioni è risultato pari al 3,21% dal 3,28%  del mese precedente.
  
7. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla  raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su  livelli particolarmente bassi, a settembre 2014 è risultato pari a 217 punti base (214 punti base ad agosto 2014). Prima dell’inizio  della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti  % a fine 2007). 

 

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