Mensile dell'
Associazione
Bancaria
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anno 100
 

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Pubblicato il Rapporto ABI di novembre

Qualità del credito
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a settembre 2019 si sono attestate a 29,3 miliardi di euro, in calo rispetto ai 40,2 miliardi di settembre 2018 (-11 miliardi pari a -27,3%) e ai 66 miliardi di settembre 2017 (-36,7 miliardi pari a -55,6%) . Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 59 miliardi (pari a -67,1%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è attestato all'1,69% a settembre 2019 (era 2,34% a settembre 2018, 3,83% a settembre 2017 e 4,89% a novembre 2015).

Tassi di interesse sui prestiti
Ad ottobre 2019 i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento si attestano sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche:

  • il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,40% (1,44% a settembre 2019, 5,72% a fine 2007).
  • il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,30% (1,26% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).
  • Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,52% (2,52% anche il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). 

Dinamica dei prestiti bancari
A settembre 2019, a seguito della riduzione della domanda di finanziamenti - nonostante tassi di interesse che permangono su livelli storicamente infimi -, per i prestiti alle imprese si registra una riduzione dell'1% su base annua. Sempre a settembre 2019, si conferma la crescita del mercato dei variazione positiva di +2,3% su base annua. Sempre a settembre 2019, si conferma la crescita del mercato dei variazione positiva di +2,3% su base annua.Dai dati al 31 ottobre 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una lieve crescita pari a +0,1% su base annua. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d'Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

Dinamica della raccolta da clientela
In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, ad ottobre 2019, di oltre 89 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +6,1% su base annuale), e, per  la prima volta da oltre 7 anni, si registra un aumento della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per circa 1,5 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a +0,6%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +5,3% ad ottobre 2019.

Tassi di interesse sulla raccolta
Ad ottobre 2019 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è pari in Italia a 0,59%, (0,60% nel mese precedente) ad effetto:

  • del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), pari a 0,37% (0,37% anche nel mese precedente);
  • del tasso sui PCT, che si colloca a 1,45% (1,47% il mese precedente);
  • del rendimento delle obbligazioni in essere, pari a 2,24% (2,32% a settembre 2019.

Margine tra tasso sui prestiti e tasso sulla raccolta
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, ad ottobre 2019 risulta pari a 193 punti base (192 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).

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