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La politica di remunerazione degli azionisti nelle società europee a controllo familiare

di Alfonso Del Giudice
Marzo 2015 - n. 3
Keywords: Payout policy, family firms, dividendi, buyback
Jel codes: G32, G35

È noto che l'azionista «famiglia» ha caratteristiche peculiari in termini di avversione al rischio e di preferenze individuali che talvolta potrebbero comportare decisioni manageriali volte a contemperare gli interessi familiari con quelli della società. Da un'analisi su un campione chiusodi 777 società non finanziarie quotate europee, emergono significative differenze nelle politiche di remunerazione delle società a controllo familiare: da un lato la minore propensione a effettuare buyback, dall'altro, una maggiore propensione a erogare la liquidità in eccesso attraverso il pagamento di dividendi. Tuttavia, all'interno delle family firms vi è una notevole differenza tra società con a capo il fondatore e quelle gestite dagli eredi. Questi ultimi, infatti, mostrano una maggiore propensione a erogare la liquidità in eccesso, dovendo soddisfare le esigenze di un gruppo di controllo più ampio. Presentiamo un modello stocastico multivariato, per sviluppare stress test finalizzati a valutare l’adeguatezza patrimoniale delle banche e il loro grado di fragilità finanziaria. L’articolo fornisce una descrizione teorica del metodo e delle caratteristiche essenziali del modello previsionale. Sono inoltre presentati i risultati di un’applicazione alle nove banche europee dell’area euro appartenenti al gruppo delle G-Sib. I risultati dell’analisi empirica vengono messi a confronto con i corrispondenti valori dello stress test Eba/Bce pubblicati a ottobre 2014. La parte empirica si chiude con un’analisi di backtesting del modello su tre casi di crisi: Lehman, Merrill Lynch e Northern Rock.

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